Gianluca Cuozzo, Mystice videre. Esperienza religiosa e pensiero speculativo in Cusano, Torino, Trauben, 2002, Collana del Centro Studi Filosofico-religiosi Luigi Pareyson. Biblioteca di Filosofia, Saggi, n. 1, pp. 341, € 18,00.

Il presente saggio vuole offrire uno sguardo d’insieme sulla filosofia di Cusano prendendo come filo conduttore il tema della “visione speculare”, ricco di suggestioni e implicazioni ermeneutiche. La visio mystica cusaniana, infatti, è da intendersi quale sguardo rifratto dallo specchio perfetto della verità, il Verbum divino, sulla cui superficie piana e diafana chi guarda viene trasfigurato miracolosamente nell’oggetto della propria visione e consegue così la filiatio Dei adoptiva. D’altro canto, Dio Padre, generando eternamente la sua stessa perfectissima apparitio nel Figlio, può definirsi quale visio absoluta, in cui soggetto e oggetto della visione si compenetrano senza residuo in un’identità ‘relazionale’ che Cusano approfondisce sul piano speculativo come sui ipsius cognitio, absolutus conceptus. Attraverso un attento esame dell’esperienza visiva raccomandata da Cusano mediante l’icona del Cristo onniveggente, la filosofia religiosa cusaniana si risolve in un ‘gioco degli sguardi e degli specchi’ (reciproci e complementari) tra uomo e Dio, in cui la partecipazione della realtà esplicata al proprio principio si lascia ritradurre nell’alternanza magistrale di metafore catottriche che si giocano continuamente sul limitare d’immanenza e trascendenza, teologia positiva e teologia negativa, identità e differenza.
Analizzando altre metafore (o enigmi sensibili) come il murus coincidentiae sive absurditatis, il gioco della palla e quello della trottola, e svolgendo i rapporti di Cusano con figure centrali come Dionigi, Suso, Taulero e Petrarca, si perviene infine ad una vera e propria ‘teologia della passione di Cristo’. In essa, il tema della “coincidenza dei contraddittori” assume nuova concretezza e rilievo attraverso la conversione teologica di morte-resurrezione, ‘legno della croce’-‘albero della vita’, che sembra essere l’esito ultimo – mediato da una profonda compenetrazione gnostica tra fede e conoscenza – della riflessione cusaniana.

Gianluca Cuozzo (Torino, 1967), allievo di Giuseppe Riconda e Claudio Ciancio, lavora all’Università del Piemonte Orientale (Vercelli). È coordinatore delle attività scientifiche e di ricerca promosse dal “Centro Studi Luigi Pareyson” (Torino) e collabora con 1′”Annuario filosofico” dell’editore Mursia. Ha dedicato i propri studi a K. Löwith e, più di recente, a V. Gioberti: fra le numerose pubblicazioni su questo autore si segnala Rivelazione ed ermeneutica. Un’interpretazione del pensiero filosofico di V. Gioberti alla luce delle opere postume, Milano, Mursia, 1999. Tra i suoi studi dedicati a Cusano si ricorda Il movimento a spirale come figura dell’approssimazione al divino. La teologia “in circulo” di Nicola Cusano, in “Annuario filosofico” (2000), n. 16.


Nota bibliografica 11 
 Introduzione
La funzione della visio mystica nel pensiero di Cusano
  
a. La mistica teologico-speculativa di Nicola Cusano 13 
b. L’apex theoriae come “pensiero epibolico”. La visione unitiva e la de-temporalizzazione del pensiero 26
c. La filosofia cusaniana della “visione”. Cenni preliminari 35
 Capitolo I
L’ascesa delle facoltà
  
1. Il transcensus dell’anima umana: dalla ratio all’intellectus 45
2. La figura paradigmatica “P” e lo “stupendo moto di reciproca progressione” 52
3. Dalla ratiocinatio (logica) alla intellectualis visio 57
4. Il beryllus: l’uomo come microcosmo e creatura essenzialmente “instabile” 71
5. Il murus absurditatis: dall’intellectus alla visione mistica: 
a.Il concetto limite del cusaniano murus coincidentiae 75
b.Il carattere “sacro” e di “dono rivelato” della docta ignorantia 81
c.La coincidenza di luce e tenebre nella unitiva visio: Cusano e Dionigi 89
6.Il Cristo mediatore quale porta (ostium) del giardino del paradiso: 
a.La bilateralità del murus coincidentiae 95
b.La dialettica temporalis nativitas – spiritualis nativitas 103
c.La morte di Cristo come accesso alla vita eterna 112
  Capitolo II
La funzione euristica dei cusaniani “enigmi sensibili”
 
1.L’icona Dei e l’esperimento dei monaci di Tegernsee 121
2.Il gioco degli sguardi e degli specchi: l'”angolatura dello sguardo” umano e la “visione sferica” divina 130
3.La “visione speculare” di Dio e il sudario della Veronica:
a.L’inversione cusaniana dello “statuto ontologico dell’immagine” 143
b.La virtù trasformatrice e redentiva dell’imago Christi: l’infinito come “mondo rovesciato” 156
  Capitolo III
Autocoscienza e visione mistica del divino
  
1.La luce e i colori: l'”in-essere” e l'”esser-trascendente” del divino 173
2.L’uomo imago Dei: il concetto di modus e l’espressività dell’umano videre:
a.La mens quale viva Dei imago 176
b.“Prospettivismo” ed “espressività” del visus umano 183
3. Il nesso gnothi sauton – humilitas l’idiota di Cusano e il sine literis vir bonus di Petrarca:
a.Sui cognitio e Dei cognitio: la docta ignorantia di Cusano e la litterata ignorantia di Petrarca 194
b.Mystica humilitatis: Petrarca e Cusano 207
4.La mistica dello sguardo cusaniana: Dio come identità di videre e videri 214
 Capitolo IV
L’ascesa delle facoltà alla luce del peccato originale
 
1.Il peccato originale nell’esegesi biblica di Nicola Cusano 223
2.Il peccato della ragione: aspetti sapienziali della docta ignorantia 227
3.La ctistologia di Nicola Cusano nel contesto della Dei cognitio:
a.Il Deus incarnatus sive revelatus – oggetto della visione intellettuale 235
b.La visio intellectualis come filiatio Dei il valore salvifico della conoscenza 238
c.La théosis approssimativa e la libertà del sapiente 242
d.La dialettica fides-intellectus: il circolo della conoscenza 247
e.La dialettica intellectus-affectus: l’esigenza di criticità intrinseca alla mystica visio 258
 Capitolo V
Il movimento a spirale come figura dell’approssimazione al divino
 
1.Dio come “visione assoluta” ed autocostitutiva: 
a.L’autocostituzione trinitaria dell’Uno 271
b. Autocoscienza divina ed eternità 282
2.L’auto-pensiero assoluto e la pluralità delle forme: Dio come identità di pensiero ed essere:
a.“Processione trinitaria” e “progressione quaternaria” 290
b.L’unità trinitaria delle cause primitive dell’essere: la critica cusaniana del concetto di anima mundi 295
3.Il circolo delle facoltà: l’identità di moto e quiete come “vita senza pause” dell’anima (il De ludo globi): 
a.Cristo identità assoluta di centro (stasis) e circonferenza (dynamis) 305
b.L’approssimazione all’Uno secondo il De ludo globi 313  
c.Theologia in circolo 321