Gianluca Cuozzo, L’angelo della melancholia. Allegoria e utopia del residuale in Walter Benjamin, Milano, Mimesis, 2009, pp. 200, € 16,00

Seguire la filosofia di Benjamin è un compito da flâneur, quale “esploratore degli interstizi” della topografia cittadina. Occorre rovistare negli anfratti del suo pensiero, attenti a quelle cesure salvifiche in cui la complessione melanconica, propria del rimuginatore al cospetto della catastrofe imminente in cui il mondo storico-sociale è prossimo a precipitare, può trasformarsi in sguardo angelico e redentivo.
Questa inversione dialettica, capace di distillare dal lutto la dimensione utopica, è tanto l’origine della filosofia di Benjamin, quanto la speranza di ricomposizione in essa riposta in un estremo gesto rappresentativo, allegorico in senso pieno.
In fondo, per Benjamin la redenzione non è che la “liberazione da una rappresentazione (drammatica)”: una “penetrazione filosofica del mito”, una pantomima ironica allegorica e distruttiva – di quel mondo mitico che è alla base di ogni forma secolare del diritto e della giustizia. L’incantesimo liberatorio della fiaba, capace di convertire il male nel bene, restituisce il senso benjaminiano di questo ribaltamento del lutto nella speranza.

Gianluca Cuozzo insegna Filosofia teoretica all’Università degli Studi dì Torino. Ha dedicato i propri studi a Karl Löwith, Vincenzo Gioberti, Nicola Curano, nonché al nesso tra dottrine artistiche e riflessione filosofica tra Quattrocento e Cinquecento (Leon Battista Alberti e Albrecht Dürer). Fra le sue più recenti pubblicazioni si ricordano: Dal “panteismo ontoteistico” alla “teologia infinitesimale”. Torino 2007; Le due Torino. Primato della religione o primato della politica?, a cura di G. Cuozzo e G. Riconda, Torino 2008.


Indice

Riferimenti bibliografici  7
 
Premessa  9
Introduzione 
Pensiero e immagine nella filosofia di Walter Benjamin  13
  
I. Protologia: origine e linguaggio  25
1. Origine, creazione, fenomeno  25
2. Mondo decaduto: Franz Kafka tra mito e critica del presente  32
3. Metafisica del linguaggio: Turris Babel  53
 
II. Nome, bellezza e verità  63
1. Il segreto non comunicabile del nome e il potere dissacrante dell’allegoria  63
2. Idea, rappresentazione e bellezza  70
3. L'”ideale del problema” nell’opera d’arte  78
 
III.Collationes melancholiche  95
1. La ‘melancholia’ come ipertrofia della riflessione:
il pessimismo tragico benjaminiano  95
2. La galleria dell’antiquario: collezionismo,
cascami del passato e utopia del residuale  111
3. Mondi onirici e filosofia della marginalità  118
4. ‘Dame Mérencolye’: tra Marsilio Ficino e Albrecht Dürer  124
   
IV.Figure della redenzione  137
1. Allegorie della resurrezione e tecniche del risveglio  137
2. Dialettica della reminiscenza: la svolta copernicana del sapere storico  150
3. Soglie del tempo: i passages parigini  158
4. Condizione messianica d’arresto: la scacchiera teologica  172
  
Conclusioni
dall’abisso della Trauer: redenzione allegorica e potere ‘mimetico-simbolico’ dell’allegoria  181
 
Indice dei Nomi  197