La proposta di una “monadologia” e di una relativa concezione monadologica della soggettività, avanzata e mai esaurientemente sviluppata da Husserl, ha dato luogo a interpretazioni, riflessioni e critiche che hanno innanzitutto insistito sul fatto che, a differenza di quanto accade nella monadologia di Leibniz, nella prospettiva husserliana la monade “ha finestre”, e si è prevalentemente teso a evidenziarne il significato rispetto alle questioni dell’intersoggettività. Molto meno si è indagato cosa ci sia “dentro” lo spazio che le finestre delimiterebbero e come esso sia organizzato. Poca attenzione è stata generalmente dedicata a quali conseguenze derivino dalla concezione della soggettività come monade “al di qua” di sue eventuali vie di comunicazione.
Nel presente studio, partendo dalle caratterizzazioni che Husserl offre dei concetti formali di unità e molteplicità nei suoi primi lavori, viene delineata una possibile genesi dell’idea di monade che, mantenendosi entro i limiti della riduzione fenomenologico-trascendentale, consente di coglierne il senso e le ragioni, così come alcune implicazioni. Si vede emergere una concezione della monade come “sostanza”, in base alla quale diverrebbe possibile, e finanche necessario, affrontare questioni quali quelle dell’immortalità, dell’innascibilità e della predestinazione, che Husserl lasciò disperse nei propri manoscritti. Fondamentale si rivela la differenza tra l’Io e coscienza, la quale impone di confrontarsi con la purezza dell’Io, con il suo ruolo essenziale di polo categoricamente vuoto del flusso di coscienza.
Andrea Altobrando è nato a Monza nel 1976. Si è laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano. Ha successivamente perfezionato i propri studi e svolto periodi di ricerca presso le Università di Padova, Torino, Wuppertal e Colonia, dedicandosi soprattutto ai fondamenti della filosofia husserliana e alla fenomenologia della soggettività e dell’intersoggettività. È co-curatore assieme a Guido Turus del volume Biodifferenze (Padova 2006). Il presente lavoro rappresenta la sua prima monografia.
Indice
Prefazione di Ugo Ugazio 7 | |
Ringraziamenti 13 | |
Lista delle abbreviazioni 16 | |
Introduzione 17 | |
Capitolo I – I concetti formali fondamentali 29 | |
§1 | Qualcosa 32 |
§2 | Uno e unità 39 |
§3 | Intero e relazione 49 |
§3.1 | Relazioni primarie e relazioni secondarie 50 |
§3.2 | Fundierung 58 |
§3.3 | Momenti e pezzi 60 |
§3.4 | Interi di connessione e di compenetrazione 63 |
§3.5 | Aggregati 74 |
§4 | Conclusioni formali 76 |
Capitolo II – L’unità, la coscienza e l’Io 79 | |
§5 | L’unità del flusso 79 |
§5.1 | L’unità del tempo e la molteplicità dei flussi temporali 81 |
§5.2 | Una riduzione senza centro 92 |
§5.3 | L’urgenza dell’Io 98 |
§5.4 | L’individuazione del flusso 101 |
§5.5 | L’unitarietà del flusso 105 |
§5.6 | L’emergenza del centro 111 |
§6 | Le unità del flusso 113 |
§6.1 | L’Io-empirico 115 |
§6.1.1 | L’unità estesiologica 118 |
§6.1.2 | L’unità cinestetica 122 |
§6.1.3 | L’unità psichica 125 |
§6.1.4. | L’unità personale/spirituale 137 |
§6.1.4.1 | L’unità spirituale “persona” 140 |
§6.1.4.2 | Obbiettivazione della persona e trascendenza dello spirito 153 |
§6.2 | L’Io-trascendentale 162 |
Appendice 187 | |
Capitolo III – L’unità monadica 193 | |
§7 | Espansione dell’immanenza: gli atti incompiuti 193 |
§8 | La monade e l’Io 203 |
§9 | Morte e nascita 211 |
§10 | Monade e Sostanza 221 |
§11 | La struttura della monade 231 |
§11.1 | Necessità essenziale della genesi 233 |
§11.2 | Necessità individuale della genesi 237 |
§11.3 | Ragione e predestinazione 244 |
§11.4 | Il senso della predestinazione 248 |
§12 | Fenomenologia della monade 251 |
Conclusioni 263 | |
§ 13 | La monade come unità ego-centrica e indeterminabile 263 |
Nota bibliografica 273 | |
I – Testi di Husserl 273 | |
II – Testi di Leibniz 276 | |
III – Testi di altri autori e letteratura secondaria 276 |