Andrea Altobrando, Husserl e il problema della monade, Torino, Trauben, 2010, Collana del Centro Studi Filosofico-religiosi Luigi Pareyson. Biblioteca di Filosofia, Saggi, n. 19, pp. 288, € 25,00

La proposta di una “monadologia” e di una relativa concezione monadologica della soggettività, avanzata e mai esaurientemente sviluppata da Husserl, ha dato luogo a interpretazioni, riflessioni e critiche che hanno innanzitutto insistito sul fatto che, a differenza di quanto accade nella monadologia di Leibniz, nella prospettiva husserliana la monade “ha finestre”, e si è prevalentemente teso a evidenziarne il significato rispetto alle questioni dell’intersoggettività. Molto meno si è indagato cosa ci sia “dentro” lo spazio che le finestre delimiterebbero e come esso sia organizzato. Poca attenzione è stata generalmente dedicata a quali conseguenze derivino dalla concezione della soggettività come monade “al di qua” di sue eventuali vie di comunicazione.
Nel presente studio, partendo dalle caratterizzazioni che Husserl offre dei concetti formali di unità e molteplicità nei suoi primi lavori, viene delineata una possibile genesi dell’idea di monade che, mantenendosi entro i limiti della riduzione fenomenologico-trascendentale, consente di coglierne il senso e le ragioni, così come alcune implicazioni. Si vede emergere una concezione della monade come “sostanza”, in base alla quale diverrebbe possibile, e finanche necessario, affrontare questioni quali quelle dell’immortalità, dell’innascibilità e della predestinazione, che Husserl lasciò disperse nei propri manoscritti. Fondamentale si rivela la differenza tra l’Io e coscienza, la quale impone di confrontarsi con la purezza dell’Io, con il suo ruolo essenziale di polo categoricamente vuoto del flusso di coscienza.

Andrea Altobrando è nato a Monza nel 1976. Si è laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano. Ha successivamente perfezionato i propri studi e svolto periodi di ricerca presso le Università di Padova, Torino, Wuppertal e Colonia, dedicandosi soprattutto ai fondamenti della filosofia husserliana e alla fenomenologia della soggettività e dell’intersoggettività. È co-curatore assieme a Guido Turus del volume Biodifferenze (Padova 2006). Il presente lavoro rappresenta la sua prima monografia.


Indice

Prefazione di Ugo Ugazio  7
  
Ringraziamenti  13 
Lista delle abbreviazioni  16
  
Introduzione  17
Capitolo I – I concetti formali fondamentali  29
§1 Qualcosa  32
§2 Uno e unità  39
§3 Intero e relazione  49
§3.1 Relazioni primarie e relazioni secondarie  50
§3.2 Fundierung  58
§3.3 Momenti e pezzi  60
§3.4  Interi di connessione e di compenetrazione  63 
§3.5 Aggregati  74
§4 Conclusioni formali  76
  
Capitolo II – L’unità, la coscienza e l’Io  79
§5 L’unità del flusso  79
§5.1 L’unità del tempo e la molteplicità dei flussi temporali  81
§5.2 Una riduzione senza centro  92
§5.3 L’urgenza dell’Io  98
§5.4 L’individuazione del flusso  101
§5.5 L’unitarietà del flusso  105
§5.6 L’emergenza del centro  111
§6 Le unità del flusso  113
§6.1 L’Io-empirico  115
§6.1.1 L’unità estesiologica 118
§6.1.2 L’unità cinestetica  122
§6.1.3 L’unità psichica  125
§6.1.4. L’unità personale/spirituale  137
§6.1.4.1 L’unità spirituale “persona”  140
§6.1.4.2 Obbiettivazione della persona e trascendenza dello spirito  153
§6.2 L’Io-trascendentale  162
Appendice  187
  
Capitolo III – L’unità monadica  193
§7 Espansione dell’immanenza: gli atti incompiuti  193
§8 La monade e l’Io  203
§9 Morte e nascita  211
§10 Monade e Sostanza  221
§11 La struttura della monade  231
§11.1 Necessità essenziale della genesi  233
§11.2 Necessità individuale della genesi  237
§11.3 Ragione e predestinazione  244
§11.4 Il senso della predestinazione  248
§12 Fenomenologia della monade  251
  
Conclusioni  263
§ 13 La monade come unità ego-centrica e indeterminabile  263 
  
Nota bibliografica  273 
    I – Testi di Husserl  273
    II – Testi di Leibniz  276
    III – Testi di altri autori e letteratura secondaria  276