Luigi Pareyson, Problemi dell’estetica. II. Storia, a cura di M. Ravera, vol. 11 delle “Opere Complete di Luigi Pareyson”, Milano, Mursia, 2000

Aristotele e Vico, Goethe, Croce, Valéry: filosofi e poeti ai quali, tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Sessanta, la meditazione di Pareyson si rivolge instaurando un dialogo a più voci in cui, come sempre, la puntuale indagine storiografica si accompagna all’approfondimento teoretico.
Tratti dalle dispense dei suoi corsi o, com’è il caso dei saggi de L’esperienza artistica, da una successiva rielaborazione di parti di esse, questi scritti, nella loro solo apparente eterogeneità, costituiscono in effetti altrettante tappe di un itinerario coerente di verifica e di precisazione, sul terreno dell’estetica, del nucleo originario del pensiero di Pareyson, la teoria dell’interpretazione.


Indice

Prefazione del curatore 5

Fonti 7

L’ESTETICA DI PAUL VALÉRY

Premessa del curatore 11

PARTE PRIMA
LE ORIGINI DELL’ESTETICA DI VALÉRY
 

I. L’estetica di Valéry e l’influsso di E. A. Poe 13

  1. I1 primo saggio estetico di Valéry 13
  2. L’influsso di Poe sulla poesia francese secondo Valéry 15
  3. Estetica e metafisica 16
  4. Brevità della poesia 17 
  5. Distinzione fra prosa e poesia, la poesia pura 18 
  6. La teoria dell’effetto ” 20

II. L’estetica di Valéry e l’influsso di Mallarmé 24

  1. L’incontro di Valéry con Mallarmé 24
  2. Il carattere consapevole e volontario dell’arte 25
  3. Il carattere attivo della lettura 27
  4. Differenza fra prosa e poesia 28 
  5. L’immodificabilità del perfetto 30

III. Interpretazione di Leonardo 32

  1. Il saggio su Leonardo da Vinci 32
  2. Coscienza dell’operare 32
  3. Teoria dell’effetto: astrazione e programmazione 32 
  4. Il concetto di composizione 35

IV. Esperienza di lavoro poetico. Le regole 37

  1. Pratica d’arte e teoria estetica 37 
  2. Diffidenza verso l’ispirazione 38
  3. Carattere consapevole e volontario della poesia 40
  4. Il vero significato della teoria dell’ispirazione 42
  5. Virtù creatrice delle regole 43 
  6. Volontarietà e arbitrarietà delle regole 47 
  7. Dialettica di libertà e costrizione 49 
  8. Dialettica di arbitrarietà e necessità 50 
  9. La poesia come esercizio 52
  10. Incremento interiore dell’artista e infinità del lavoro artistico 55
  11. Primato dell’operazione sull’opera 57
     

PARTE SECONDA
I FONDAMENTI DELL’ESTETICA DI VALÉRY

I. La definizione dell’arte 59

  1. Due definizioni dell’arte 59
  2. L’arte come produzione dello stato poetico 61
  3. Sogno, sentimento e poesia 63
  4. L’arte come creazione dei bisogno dell’inutile 67
  5. Ordine pratico e ordine estetico 70

II. Suono e senso 72

  1. Nascita del linguaggio poetico in opposizione al linguaggio comune 72
  2. Universo musicale e universo poetico 75
  3. Prosa e poesia 78
  4. Indissolubilità di suono e senso in poesia 82
  5. Prevalenza del suono sul senso in poesia 85
  6. Conclusione 88

L’ESPERIENZA ARTISTICA

Premessa del curatore 93

IL VERISIMILE NELLA POETICA DI ARISTOTELE

I. Verisimile e simile 95

  1. Introduzione: quattro diversi concetti di verisimile 95 
  2. Accaduto, accadibile, impossibile ” 95 
  3. Verità, somiglianza, falsità ” 96 
  4. Simile e dissimile al vero storico ” 97
  5. Insufficienza del criterio empirico per definire il verisimile . ” 98

II. Verisimile e coerente 99

  1. Verisimiglianza e necessità 99
  2. Coerenza nell’accaduto 100
  3. Dispersione cronologica e coerenza poetica 101
  4. Verisimiglianza interna 102
  5. La coerenza come precetto poetico e come principio estetico 103

III. Verisimile e carattere 104

  1. Il verisimile come universale 104
  2. L’universale come carattere 105
  3. Caratterizzazione e drammatizzazione 106
  4. Individuazione dell’universale 107
  5. Interpretazioni del carattere 108

IV. Verisimile e credibile 109

  1. Poesia fantastica 109
  2. Il falso come impossibile e come irrazionale 110
  3. Credibilità dell’impossibile e dell’irrazionale 111
  4. Persuasività ed espressività 115
  5. Conclusione: la verisimiglianza e l’autonomia dell’opera d’arte 116
     

LA DOTTRINA VICHIANA DELL’INGEGNO
  

  1. Elementi del Cinque e Seicento nell’estetica vichiana:
    l’imitazione il verisimile, l’ingegno118
  2. L’ingegno e la “prima operazione della mente119
  3. Senso e fantasia: l’immagine figurazione di sensazione e sentimento123
  4. La fantasia come memoria: recettività e attività della 122
  5. L’ingegno facoltà dell’acuto: trovare e istituire somiglianze 123
  6. Carattere inventivo dell’ingegno 125
  7. Inscindibilità di senso, memoria, fantasia, ingegno 126
  8. Fantasia “occhio dell’ingegno”: recettività e creatività 127
  9. L’ingegno spiega l’imitazione e il verisimile 129
  10. Imitazione e invenzione non si escludono 129 
  11. L’imitazione è opera d’ingegno 130 
  12. Creatività della poesia come imitazione 131 
  13. Il verisimile oggetto del senso comune 132 
  14. Carattere estetico dei verisimile 133 
  15. Ingegno e senso comune 134
  16. Il verisimile costruzione dell’ingegno: verità e Poesia 135
  17. Il mito come costruzione dell’ingegno: 135
  18. Il mito come oggetto del senso comune:
    l'”impossibile credibile” e il vero d’espressione 136 
  19. L’universale fantastico come costruzione dell’ingegno 138
  20. L’universale fantastico come oggetto del senso comune:
    il “carattere” e il vero d’idea 140 
  21. L’ingegno, senso comune e vis veri 141
     

PRIME POESIE GOETHIANE SULL’ARTE
 

  1. Un gruppo di poesie degli anni 1773-1774 143
  2. Carattere creativo dell’amore verso la natura e l’arte 145
  3. Amore e creazione nel Canto mattutino dell’artista 147
  4. Dall’occhio alle dita: non raffigurare, ma fare come la natura 150
  5. Dall’occhio all’anima: non soggettivare, ma avere l’universo in se stessi 152
  6. Partecipare attivamente alla vita universale 154
  7. Creazione artistica e unione con la natura 155
  8. Gioia di creare 158
  9. Originalità e originarietà 159
  10. Critico e amatore; intenditore ed entusiasta 160 
  11. L’indifferenza e sterilità della critica 162 
  12. Connivenza e affinità fra artista e amatore 164

LA PRIMA ESTETICA CLASSICA DI GOETHE
 

  1. Attività di Goethe al ritorno dall’Italia 166
  2. Oggettività della contemplazione 170 
  3. Importanza della materia nella scultura 176
  4. Importanza della materia nell’architettura 179 
  5. Importanza della materia nella pittura 183 
  6. Carattere fittizio della produzione artistica 185 
  7. Coscienza dell’illusione e distanza dalla realtà 189 
  8. Imitazione, maniera, stile 192 
  9. Lo stile come figurazione dell’universale 199
  10. Lo stile come “imitazione formatrice” e il carattere autotelico del processo artistico 202

IL CONCETTO DI INTERPRETAZIONE
NELL’ESTETICA CROCIANA

  1. Un punto particolare dell’estetica crociana 209 
  2. La rappresentazione teatrale come traduzione 210 
  3. L’esecuzione musicale come rievocazione 211 
  4. Necessità di estendere l'”esecuzione” a tutte le arti  213
  5. La compiutezza del dramma come fondamento della necessità della sua rappresentazione 215
  6. Fedeltà e libertà nella rappresentazione teatrale  217 
  7. Molteplicità e diversità delle esecuzioni musicali  218 
  8. Unità dell’opera e molteplicità delle esecuzioni 220
  9. Concezione crociana d’un necessario riferimento all’opera da eseguire  221
  10. Nuova concezione crociana dell’infinita interpretabilità dell’opera  223

Note del curatore 229

Indice dei nomi  233